Un’illuminata intuizione del compianto padre Giuseppe aveva creato, nel lontano 2012, i Rioni, un’aggregazione sociale, probabilmente unica nel suo genere, che univa e nello stesso tempo metteva in competizione un’intera cittadina per il tramite dei suoi tradizionali quartieri. Qualcosa che si può benissimo definire un colpo di genio del nostro amatissimo ed indimenticabile curatore di anime.





Da subito, nel difficile contesto esistente, il seme amorevole messo a dimora aveva dato dei risultati strabilianti, forse anche per la sete di riscatto che ancora oggi è insita in ogni cittadino che ha vissuto i tempi in cui il paese era la guida della Costa dei Gelsomini, tutto il paese ed ogni singola persona si sono trovate coinvolte in quel disegno tracciato da una persona umile e semplice ma affettuosa. Tutti svolgevano la loro parte compresa ogni singola istituzione (Comune, autorità civili, militari e religiose, Siae) ed è stato un tripudio di gioia fin dalla prima edizione nell’estate del 2012. Vedere la felicità negli occhi di tutti i cittadini e la loro partecipazione totale senza distinzioni di censo, età o sesso, stimolati da quel voler far meglio, sono ricordi incancellabili per chi ha fatto e per chi ha solo  guardato, come lo racconta bene il video dell’8 Luglio 2012.



Forse colpevole la morte, nel Febbraio 2015, che ci ha tolto Padre Giuseppe, è finito tutto. Nella totale e generale indifferenza. È durato poco. Potrebbe essere un possibile sogno da perseguire anche perché di altre strade non se ne intravedono. Ci vorrebbe un regista, che nel nostro caso potrebbe essere il Comune, per iniziare una nuova fase. Predisporre uno Statuto, approvarlo in Consiglio Comunale con relativo impegno di fondi, pur se modesto, allargare i rioni alle frazioni di Bosco, Bovalino Superiore e Pozzo, e farli lavorare in autonomia. Si potrebbe fare tanto, dalle manifestazioni estive, di Pasqua, Natale, ai carri di Carnevale. I Rioni potrebbero collaborare in pieno con la Pro-loco, con il comitato festa di San Francesco, con la confraternita del Rosario di Bovalino Superiore, e magari con la recuperabile confraternita di San Francesco, una volta esistente, interfacciarsi con le associazioni dell’infiorata ed ogni altra associazione presente sul territorio per meglio coordinare tutte le attività al fine di evitare sovrapposizioni ed anche eventuali comprensibili gelosie. Il tutto con un unico scopo: vivere meglio il nostro paese e dare una spinta determinante alla sua rinascita.

Mimmo Marzano
Per Circolo Mocta Bubalina
Sezione Ricordi dell’Associazione
Fondazione Ciccio Marzano

2 thoughts on “Ripristinare la festa dei Rioni”

  1. Ciao Mimmo,
    ti ringrazio per i filmati e le notizie che mi fai avere , l’anno prossimo saranno 60 anni che vivo a Torino ed è sempre un piacere rivedere i vecchi amici e gli avvenimenti di Bovalino. Un caro saluto a te e a chi mi leggerà . Un abbraccio Franco guerrisi

  2. Che dire Mimmo dell’indimenticabile “cumpari” e della tua instancabile mamma.
    Per me tra i ricordi più importanti di Bovalino oltre a quello di Lolló e pochi altri. Un abbraccio Franco 👋👋

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