Considerato il dibattito attuale per la ormai prossima chiusura della galleria della Limina ed al fine di dare un contributo allo stesso, rendiamo pubblica una lettera del 1 Marzo scorso, rimessa al presidente Occhiuto ed all’assessore Calabrese, che tenta di affrontare, da una visione molto particolare, il problema dello sviluppo della ionica e della, ormai atavica, trasversale Bovalino-Bagnara, con l’augurio di suscitare il giusto interesse.


“Signor Presidente,

da tutte le sue azioni da quando è diventato presidente della nostra amata Regione ho rafforzato l’opinione che avevo sulla sua persona di rara capacità amministraIva e di immenso amore verso la nostra terra.

Sicuramente, già con le sue conoscenze a cui oggi si aggiungono i fatti reali vissuti da Presidente, avrà avuto conferma che la Locride è di sicuro la parte più povera della Calabria che necessita di massima attenzione affinché le poche risorse disponibili non vengano disperse in rivoli e rigagnoli atti a soddisfare le singole, pur se legittime, richieste campanilistiche.

Le vorrei sottoporre una mia riflessione scritta e pubblicata sui social, che allego alla presente, dove ipotizzo la dismissione della ferrovia Ionica per la trasformazione in Ciclovia come già avvenuto nella costa Adriatica e Ligure con grande beneficio per il turismo locale.

Il turismo si! Per me è la sola possibilità di sviluppo e crescita della Ionica. Che senso ha che la Regione investa ingenti risorse economiche per fare mantenere una linea ferrata senza possibilità di crescita e senza alcuna prospettiva di sviluppo? Quelle risorse impiegate diversamente possono trasformare la zona in un immenso e meraviglioso polo turistico della “Costa dei Gelsomini” analogo, se non migliore, alla “Costa Smeralda”. Certo bisogna superare le resistenze della politica locale che assolutamente vuole il potenziamento delle ferrovie con l’elettrificazione e forse pure l’alta velocità ma per fare cosa? Per chi potrebbe essere utile quando siamo fuori delle maggiori tratte nazionali?
Una spinta alla politica locale per accettare tale indirizzo sarebbe sicuramente la realizzazione del traforo della Bovalino – Bagnara, specie con l’ipotesi del Ponte sullo Stretto, che potrebbe avvicinare la ionica alla Tirrenica ed alla Sicilia traendone tutti i relativi benefici, ma il problema sembra siano la mancanza delle necessarie risorse per cui avanzo una ipotesi (non so se praticabile, ma “Volere = Potere”) se si facesse un bando o qualcosa che tecnicamente non saprei dire per dare ad una società che utilizzi proprie risorse per la realizzazione dell’opera rilasciando alla stessa la “concessione con pagamento di pedaggio” naturalmente a termine, forse si potrebbe trovare il finanziamento.
Manderò questa mia nota anche all’assessore Calabrese in quanto persona che stimo ma sopratutto originario della Locride a cui, sono certo, è molto legato.
Mi scuso se mi sono permesso e la prego di gradire i segni della mia più incondizionata stima.”

Settembre 2023

Mimmo Marzano
Per Circolo Mocta Bubalina
Sezione Ricordi dell’Associazione
Fondazione Ciccio Marzano

3 thoughts on “Lettera ad Occhiuto”

  1. Il Presidente Occhiuto dovrebbe prendere atto di quanto riportato nella lettera, con ricaduta specifica sulla strada di collegamento Bovalino Bagnara, che da tanti anni si parla ma mai niente è venuto a galla. visto che ormai è imminente la chiusura del tratto stradale della limina, mettendo in collasso il commercio dalla costa ionica.Altresì la ferrovia Jonica, il doppio binario Reggio Calabria Taranto, morto a Melito Porto Salvo. Con tanta stima al Presidente Occhiuto ,spero che si faccia carico e accolga il pensiero esposto nella lettera .

  2. Il Presidente Occhiuto dovrebbe prendere atto di quanto riportato nella lettera, con ricaduta specifica sulla strada di collegamento Bovalino Bagnara, che da tanti anni si parla ma mai niente è venuto a galla. visto che ormai è imminente la chiusura del tratto stradale della limina, mettendo in collasso il commercio dalla costa ionica.Altresì la ferrovia Jonica, il doppio binario Reggio Calabria Taranto, morto a Melito Porto Salvo. Con tanta stima al Presidente Occhiuto ,spero che si faccia carico e accolga il pensiero esposto nella lettera .

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