Anticamente nata e voluta dai pescatori per ringraziare il loro Santo Protettore, la festa è stata una costante tradizione popolare e veniva celebrata, secondo quanto tramandato, nel mese di maggio. Dopo un lungo periodo di sospensione, durato moltissimi anni, nella metà degli anni ’70, a cura dell’allora Pro Loco e di alcuni commercianti molto devoti al Santo, la festa è stata ripristinata con la variante di essere celebrata in Agosto. Sullo sviluppo di Bovalino, infatti, era intervenuta una trasformazione: da società industriale (Bricà, Rica, Siba e Oleificio Catanese) e commerciale (Savo, Di Pino, Ferrigno, Lacamera ecc.), l’intuito dell’ing. Domenico Panuzzo, cittadino benemerito, aveva portato la componente turistica a fattore principale di crescita e quindi la necessità di offerta estiva per questo nuovo settore. La festa ha dunque avuto un crescendo di successi, fino a raggiungere l’apice negli anni 1986 e successivi, quando a Bovalino, per la prima volta, sono stati realizzati i giochi pirotecnici sul mare eseguiti dal maestro Viola, abituale fornitore di queste specialità di Montecarlo nel Principato di Monaco, specialità che hanno riscosso un successo nell’intero comprensorio superiore alle più ottimistiche aspettative.
Successivamente, negli anni ’90, con la discreta e vigile regia del compianto Padre Costante, un gruppo di persone meritevoli di elogio si è assunto l’onere di proseguire con la tradizione della festa.
Con innumerevoli sacrifici personali e con continue variazioni ed inserimenti di nuovi validi e stimati cittadini, pur incontrando mille difficoltà, questo lodevole gruppo continua ad assicurare la celebrazione della solennità anche nei nostri giorni ed a loro va rivolto il plauso e la riconoscenza di tutti .
Sarebbe bello riportare la solennità della festa religiosa ai vecchi fasti del programma dei festeggiamenti civili ma serve il fattivo apporto, anche economico, di tutti i cittadini e maggiori e significativi contributi istituzionali che è augurabile vengano stanziati.
Purtroppo i contributi sono essenziali per migliorare, se si pensa che il piatto forte del programma civile sono stati i fuochi sull’acqua che oggi hanno bisogno di particolari autorizzazioni per essere eseguiti. Una piattaforma mobile nel mare potrebbe essere la soluzione, ma ci sono costi che vanno affrontati oppure, perché no, pensare alla moderna evoluzione dei fuochi d’artificio con l’utilizzo della tecnologia dei droni, per un più moderno e meno rischioso spettacolo pirotecnico. Sono certo che la comunità vorrà e saprà fare quanto meglio è possibile.
Sarebbe auspicabile che qualcuno si facesse carico di fare da guida per iniziare una nuova fase, per rafforzare il futuro della festa, magari verificando la possibilità della ricostituzione dei rioni allargati alle frazioni di Bosco, Bovalino Superiore e Pozzo e, ognuno nella loro autonomia, lavorare in sinergia con il Comune, la Pro Loco, con le tre associazioni dell’infiorata, con la confraternita del Rosario di Bovalino Superiore (e chissà con la forse recuperabile confraternita di San Francesco, una volta esistente). Tutti mantenendo le loro indipendenze ed i loro obiettivi (dalle manifestazioni estive, di Pasqua, Natale ai carri di Carnevale ecc.) potrebbero collaborare in pieno con il comitato festa di San Francesco e interfacciarsi con tutte le altre associazioni (commercianti, consulta giovani, consulta associazioni ecc.) presenti sul territorio per meglio coordinare tutte le attività al fine di essere, ognuno come può, utile alla causa, per una festa sempre migliore che possa raccogliere i consensi di tutti gli abitanti di Bovalino e dell’intera fascia Jonica .
Pubblichiamo una serie di foto del 1987, scattate dal mare (molto suggestive perché fanno risaltare il gran numero di fedeli presenti), e Vi invitiamo a rivedere le altre ed i video pubblicati in precedenza.
W SAN FRANCESCO
Mimmo Marzano
Per Circolo Mocta Bubalina
Sezione Ricordi dell’Associazione
Fondazione Ciccio Marzano